BARBABLU' (1972)
di Edward Dmytryk e Luciano Sacripanti

Se fosse stato istituito un premio "Una Vita Per Il Cinema", nel senso di una vita spremuta, letteralmente succhiata via, estinta dal cinema, credo veramente che un simile riconoscimento se lo sarebbe aggiudicato Richard Burton fin dalla prima edizione.
Nessuno piu' di lui ha saputo vivere con tanta intensita' il cinema sia dentro che fuori dal set, e nessuno piu' di lui ha fornito occasioni di lavoro a registi e sceneggiatori da una parte, e a cronisti mondani dall'altra. Ancora oggi il ricordo di certe sue memorabili interpretazioni e' legato indissolubilmente a quello dei resoconti di sbronze colossali, di scazzottate coi reporter e di interminabili cause di divorzio. International Hotel nel lavoro e Beautiful nel tempo libero... ma ci pensate?!? Massacrante...!
A Richard Burton e' stato affidato nel 1972 il compito di dare volto e carattere a Barbablu', personaggio di fantasia creato da Perrault, in una versione psicanalitica e storicizzata della celebre fiaba.
Nel film, ambientato negli anni che seguono la prima guerra mondiale, Barbablu' e' il soprannome che il barone Von Sepper -eroe dell'aviazione e hitleriano convinto- si e' guadagnato per via della strana colorazione bluastra assunta dalla barba in seguito ad una ferita di guerra. Il barone, apprezzato nell'alta societa' per i nobili ascendenti e il valor militare, sembra perseguitato da una malasorte che lo priva, per incidenti apparentemente casuali, delle donne che si ostinano a sposarlo. Sara' l'ultima moglie, l'ottava, un'americana, a scoprire la terribile verita' e a salvarsi fortunosamente grazie ad un giovane ebreo.
Di per se' ben realizzato, il film si rivela pero' incerto sul tono da adottare e alterna parti serie, in cui si tenta un collegamento psicanalitico tra l'impotenza sessuale, il delitto e piu' in generale l'ascesa del nazismo, a parti grottesche, a momenti di puro horror, a intermezzi erotici.
Il formidabile cast femminile, composto da star acclamate e future celebrita', si cimenta in una serie di brevi episodi dedicati alle diverse vicissitudini di ciascuna moglie del barone. Divertentissima Virna Lisi che parla cantando, e Raquel Welch nei panni di una suora sessuomane.
C'e' da registrare anche una delle prime apparizioni di Karin Schubert, che dopo un esordio cosi' blasonato e una discreta carriera di sexy-starlette si ritrovera' -per necessita'- a dover accettare ben altri ruoli...
Spiccano nell'harem di Barbablu' anche Marilu' Tolo, Agostina Belli e Nathalie Delon. Gli effetti speciali (qualche cadavere congelato, una testa mozzata e una decomposta) sono affidati a Carlo Rambaldi.
Non e' ben chiaro il ruolo dello sconosciuto Luciano Sacripanti cui e' accreditata la regia, mentre il film risulta essere di Edward Dmytryk: pare si sia trattato di una questione di scene differenti presenti soltanto nell'edizione italiana, ma sicuramente il regista nominale ha avuto ben poco a che fare con la pellicola la quale, anche ad uno sguardo superficiale, risulta diretta con solida professionalita'.

La videocassetta, ormai ampiamente fuori catalogo, fu editata dalla MITEL Home Video.

 

 

Torna al Sommario